Riassunto: assemblea pubblica 2 ottobre

Articolo di: Fabrizio Cilindro

 

Giovedì 2 ottobre si è tenuta al ristorante Sant’Apollinare di Classe l’assemblea pubblica tra comitato cittadino, sindaco di Ravenna Fabrizio Matteucci e assessori alla Sicurezza e Polizia Municipale Martina Monti, al Decentramento Valentina Morigi e ai Lavori pubblici e Turismo Andrea Corsini. All’assemblea aperta al pubblico – e a cui hanno partecipato oltre sessanta residenti – si è discusso di varie tematiche, con anche domande dal pubblico a cui i rappresentanti delle istituzioni comunali hanno risposto.

 

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relatori della assemblea

 

Tema: Parco archeologico ex zuccherificio, pista ciclabile in via Romea Vecchia, viabilità di via Marabina, sede del comitato cittadino.

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assessore ai Lavori pubblici e Turismo: Andrea Corsini

L’assessore ai Lavori pubblici e Turismo Andrea Corsini ha dichiarato che nel 2015 verrà inaugurato il parco archeologico e nel 2016 il museo archeologico. “Sono siti importanti per il turismo, e abbiamo già affidato gli ultimi lavori – ha precisato -. Ciò comporterà una riorganizzazione della viabilità e dei servizi, perché i nuovi siti attireranno molti più turisti: a questo proposito abbiamo avviato, da qualche settimana, il ragionamento per un progetto di nuova viabilità, con lo scopo di ottenere entro la fine dell’anno in corso una prima bozza di un piano viabilità. In questo ambito rientrerà anche la questione di via Goetz“.

Passando alla pista ciclabile in via Romea Vecchia, il Comune ha già stanziato i 300mila euro necessari per la pista e la relativa illuminazione a norma con il codice della strada, che verrà realizzata nel 2015. Alle domande del pubblico – che vertevano sull’eventuale pista che collegasse Classe con via Marabina percorrendo via Romea Vecchia nella sua interezza e sul lato di strada dove porla – Corsini ha precisato che “la pista ciclabile non servirà a collegare Classe con Ravenna (e quindi via Marabina): questo è un discorso che sì, andrà affrontato, ma per ora non ci sono i soldi necessari. Questo primo intervento servirà a collegare in sicurezza Classe con il quartiere di via Romea Vecchia: i 300mila euro servono solo per coprire i lavori in questo tratto di strada.

Per via Marabina, invece, non saranno eseguiti allargamenti in quanto troppo costosi, ma il Comune stanzierà 500mila euro per sistemare l’intera strada, da Ponte Nuovo a Lido di Dante. I lavori – della durata di circa 40 giorni – inizieranno tra febbraio e marzo del 2015. Alle preoccupazioni del pubblico sulla mancanza di cartelli di limitazione velocità – e delle conseguenti automobili che percorrono la via ad alte velocità -, l’assessore ha ricordato che “nei centri abitati sono obbligatori i 50 chilometri orari, a prescindere dalla presenza o meno di cartelli: vedremo comunque di migliorare la segnaletica”.

Per la nuova sede del comitato cittadino (attualmente ospitato nella stazione ferroviaria), Corsini ha dichiarato di “non avere una soluzione definita, bensì un ragionamento per porre la sede nel perimetro della palazzina a tre piani del museo archeologico“. Due piani saranno destinati alla fondazione RavennAntica, mentre il terzo presumibilmente al comitato. “Abbiamo risorse per realizzare i primi due piani – ha precisato Corsini -. Il terzo rimarrà in fase grezza, e pensavamo di destinarlo al comitato cittadino, se magari contribuirà a realizzarlo”. Per l’associazione Classe Archeologia e Cultura si pensava invece di recuperare l’antica pesa cittadina (sita adiacente alla ferrovia e all’ingresso dell’ex zuccherificio): ” Per ora le risorse non le abbiamo – sottolinea Corsini -, ma vedremo in futuro come reperirle, magari anche grazie all’aiuto di privati”.

Dal pubblico sono poi seguite le domande sui collegamenti bus Classe-Mirabilandia e sui collegamenti ferroviari Classe-Bologna. L’assessore ha ammesso che “la questione dei bus è la prima volta che la sento, ci guarderemo per la prossima stagione estiva. Sui treni invece ci stiamo lavorando: rispetto a due anni fa la situazione è migliorata, sono stati aggiunti dei treni, ma ci impegneremo per migliorarla ulteriormente”.

 

Tema: Famiglia rom “residente” nel parcheggio di Classe

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assessore alla Sicurezza e Polizia Municipale: Martina Monti

L’assessore alla Sicurezza e alla Polizia Municipale Martina Monti ha spiegato che la situazione dei rom è notevolmente complessa, e di essersene già occupata su tutti i fronti. “Se li vediamo ancora nel parcheggio – ha concluso – è per il limite normativo, che non ci permette di arginare il problema. Dall’inizio dell’anno abbiamo effettuato oltre sessanta interventi, sia dopo chiamate da parte dei residenti sia come controlli di routine. Abbiamo anche effettuato incontri con delegazioni di residenti, genitori di alunni e con il comitato”. La questione è la solita: la sosta ai camper, nel parcheggio, è consentita. Sosta che non si può vietare ai soli camper perché la legge non permette di distinguerli dalle automobili. Si potrebbe intervenire solo se i camper posizionassero i piedini (gli appoggi) a terra, perché si tratterrebbe – in questo caso – di campeggio. “In questa direzione – ha aggiunto Monti – siamo già intervenuti, e inoltre abbiamo effettuato un controllo di documenti con tanto di identificazioni. Ne è risultato che una famiglia è stabile a Classe, mentre gli altri rom consistono in parenti della suddetta famiglia, non stabili a Classe.

Il punto d’appoggio della famiglia rom è l’orto di regolare proprietà in via Mazzotti, in cui possono posizionare il proprio camper in quanto proprietà privata, e la legge lo consente. Si potrebbe intervenire legalmente se fosse dimostrato lo sversamento di liquidi per contaminare le acque, ma di questo i rom non sono colpevoli. “Le uniche infrazioni rilevate nei due anni – ha precisato Monti – consistono nella mancanza di un’assicurazione (multa regolarmente saldata e assicurazione regolarmente registrata), nel lavaggio di veicolo su area pubblica (e che consiste in campeggio abusivo), e lavaggio personale su area camper. Infrazioni che hanno generato multe stavolta mai saldate”.

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sindaco di Ravenna: Fabrizio Matteucci

 

Per quanto riguarda i rifiuti e gli escrementi, i controlli effettuati dalle forze dell’ordine – anche in borghese – sono stati numerosi, ma durante i quali non sono stati rilevati comportamenti penalmente perseguibili. Perché ciò accada, è necessaria la flagranza di reato, coglierli cioè sul preciso istante di deturpamento dell’ambiente. 
“Effettueremo numerosi controlli anche in futuro – ha promesso Monti -, ma per ora azioni risolutive giuridicamente possibili non esistono”.

Argomento che ha suscitano maggiori richieste di chiarimenti nonché preoccupazioni da parte del pubblico, a tutte le domande ha risposto direttamente il sindaco Matteucci, il quale ha tenuto a specificare che “non accetta che ai Classensi venga dato dei razzisti; in discussione non c’è l’etnia, bensì i comportamenti delle persone in causa. Di fronte a questo problema, le leggi non permettono di risolverlo. Attualmente – ha aggiunto – si può intervenire affinché si spostino”. La prima proposta nata dai residenti classensi è quella di installare un cartello con scritto “Vietata la sosta ai rom” come, secondo un cittadino di Classe, avrebbero fatto a Lodi e Vicenza. Affermazione subito smentita dal sindaco, in quanto nelle due città citate non esistono cartelli istituzionali del genere, perché illegali. L’opzione di trasmutare i parcheggi da gratuiti a pagamento non è la migliore, “ma se la cittadinanza è d’accordo sarò lieto di accettare la proposta” ha garantito Matteucci. Lo stesso sindaco ha poi assicurato di aver controllato anche il loro pezzo di terra in via Mazzotti: “Ho verificato personalmente – ha concluso – che non solo possono parcheggiare il camper, ma anche abbassare gli appoggi, perché il terreno è di loro proprietà”. I proprietari del ristorante Sant’Apollinare hanno poi spiegato di aver provato a integrare la famiglia, conoscendone bene i componenti, ma di aver ottenuto solo nuovi rom nel loro locale, risse fuga di clienti (“assaliti” dai nomadi per l’elemosina e derubati), escrementi e rifiuti nei pressi del locale. Una parrucchiera classense, invece, avrebbe il proprio negozio sempre meta dei furti dei rom; infine, un ragazzo, sarebbe anche stato inseguito con una spranga. A tutti coloro che hanno presentato questioni simili, il sindaco ha una sola risposta, ovvero di denunciare immediatamente i misfatti.

In conclusione, Matteucci ha promesso che “valuterà una strategia che batta la pista dell’accatonaggio (eseguito, oltre dalle donne della famiglia, anche dai figli minorenni), e del “star loro addosso” con controlli più frequenti“, anche se, sempre secondo lo stesso sindaco, “ciò servirà solo ad attenuare il problema”. Promette che verrà discusso anche dell’area verde adiacente al parcheggio chiusa, a causa degli escrementi.

 

Tema: Regolamento orti

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assessore al Decentramento: Valentina Morigi

L’assessore al Decentramento Valentina Morigi ha spiegato che, nel nuovo regolamento degli orti approvato a dicembre, il Comune esegue azioni di miglioramento per gli spazi coltivabili se gli ortisti aiutano l’Amministrazione comunale in azioni socialmente utili. “Sono inoltre consapevole del problema che a Classe – ha aggiunto Morigi – manca un approvigionamento idrico. A dicembre è emersa la necessità di identificare una falda più profonda per ottenere un bacino idrico più ampio. Questo però è un intervento su cui si esprime la Regione, non il Comune. Noi abbiamo più volte interpellato l’ente regionale per tale questione: inizialmente la risposta è stata negativa, ma da giugno ci è stata riferita l’eventualità di attuazione dell’intervento. Ma da allora siamo fermi a quel punto, e la disponibilità del Comune rimane in ogni caso”.
Dal pubblico è poi insorta la protesta dei controlli a tappeto delle forze dell’ordine, per cui alcuni ortisti sarebbero stati obbligati a togliere un’altalena dal proprio orto e una piccola recinzione per polli (pena multe salate), mentre invece all’orto dei rom sarebbe concesso tutto, anche parcheggiare un camper. L’assessore Morigi ha precisato che “il regolamento degli orti è stato approvato dagli ortisti stessi, tutti ne sono consapevoli e quindi bisogna seguirlo eliminando dal proprio terreno, eventualmente, le attrezzature non previste, come le recinzioni e le altalene. In secondo luogo, i controlli non sono partiti dal Comune. E’ anche vero che, ben consapevoli del regolamento, alcuni ortisti richiedono alle forze dell’ordine i controlli per gli ortisti che invece quel regolamento non lo seguono. Il terreno dei rom, a differenza degli orti pubblici, è privato, e quindi sono liberi di parcheggiarvi qualunque mezzo. In ogni caso, se alcuni non seguono le regole, questo non ci consente di non seguirle a nostra volta”.

 

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